Presentazione squadre 2019, Katusha-Alpecin
La Katusha-Alpecin inizia il 2019 con il chiaro intento di riscattarsi da una stagione deludente. Il 2018 non ha sorriso alla formazione con sede in Svizzera, che non ha centrato i propri obiettivi né nei Grand Tour né nelle classiche da un giorno, dovendosi accontentare del ruolo di comparsa nello scacchiere ciclistico internazionale. Nonostante questo, il roster sembra attrezzato per poter ambire a traguardi importanti, come era avvenuto nelle stagioni precedenti. L’arrivo di qualche nuovo innesto può dare ulteriore linfa a un ambiente già molto motivato a riscattarsi dai fallimenti. Dalle volate alle corse a tappe, il team che ha riaccolto Eric Zabel all’interno del proprio staff si appresta a iniziare un anno decisivo.
Gli uomini più attesi
La star della squadra rimane Marcel Kittel, il corridore su cui sono riposte le maggiori aspettative del team. Sebbene il tedesco sia sembrato in difficoltà dopo aver lasciato la Quick-Step, un palmarés con quattordici vittorie di tappa al Tour de France e quattro al Giro d’Italia è sufficiente per indicarlo come uno dei corridori potenzialmente più vincenti anche di questa stagione. Se il suo feeling con il treno dovesse migliorare e la sua preparazione per il Tour de France si rivelasse azzeccata, il passaggio a vuoto del 2018 sarà solo un lontano ricordo per uno degli sprinter più potenti del gruppo. La fiducia del team non gli mancherà, questo è certo.
Per le corse a tappa la migliore carta nel mazzo degli svizzeri è Ilnur Zakarin, anche lui piuttosto appannato nel 2018. Un cambio di programma, con il ritorno al Giro d’Italia e una maggiore concentrazione sulle corse da una settimana, può fornirgli le risposte giuste alle tante domande sollevate da un Tour de France concluso al nono posto senza acuti. Il russo ha già dimostrato di saper ottenere risultati importanti nelle competizioni più lunghe, abile a difendersi sia a cronometro sia in salita. Gli manca forse il guizzo giusto per trovare la vittoria, non la costanza e la determinazione.
Nelle competizioni da una settimana Simon Spilak cerca maggiore continuità, dopo essere stato vincitore del Giro di Svizzera e a tratti protagonista in Romandia. Da anni specializzato in questo genere di corse, lo sloveno non riesce a concludere due stagioni consecutive ad altissimo livello, ma l’alternanza potrebbe sorridergli nel 2019. Scaramanzia a parte, sui percorsi giusti e con la condizione migliore rimane un uomo da tenere in considerazione per questi appuntamenti. Gli scalatori potranno contare sull’innesto dell’esperto Daniel Navarro, che insieme a José Gonçalves, corridore in crescita, può formare un buon treno in salita.
Per le classiche collinari l’uomo di riferimento sarà Nathan Haas, che dopo i problemi fisici del 2018 vuole tornare protagonista sulle Ardenne. Insieme a lui avrà maggiore spazio per mettersi in mostra Enrico Battaglin, che nella sua nuova squadra cerca la definitiva consacrazione dopo i tanti successi di tappa al Giro d’Italia. Per il pavé il capitano sarà Jens Debusschere, che punta con decisione a un risultato importante al Nord, con Marco Haller valido luogotenente.
Le giovani promesse
Sono due classe ’94 i giovani più interessanti della formazione. Ruben Guerreiro ha dimostrato di avere un ottimo spunto in salite brevi e di saper andare forte anche su percorsi mossi, più adatti a cacciatori di tappe. Il portoghese ha l’opportunità di mostrare la sua crescita e strappare qualche successo importante con la nuova casacca. Si è spesso messo in mostra anche Nils Politt, generoso passista con qualità da finisseur e buone prospettive per il pavé. Il tedesco, dopo il suo apprendistato iniziale, può finalmente fare il salto di qualità.
Al suo primo anno da professionista ha fatto intravedere il suo talento Matteo Fabbro, che dopo aver preso le misure con il panorama internazionale vorrà iniziare a cercare risultato con maggiore continuità. Anche il belga Jenthe Biermans, specializzato nelle classiche ma con la possibilità di crescere in volata, ha lasciato intendere di poter migliorare molto nella sua terza stagione tra i grandi. Non dimentichiamo poi il classe ’96 Steff Cras, che ha ottenuto qualche piazzamento nelle corse a tappe da una settimana e continuerà la sua crescita dopo il debutto tra i pro.
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